UN MESSAGGIO DALLA NOSTRA PRESIDENTE PAOLA MONTANARI. L'INTERVISTA DI COUPONLUS.

UN MESSAGGIO DALLA NOSTRA PRESIDENTE PAOLA MONTANARI. L'INTERVISTA DI COUPONLUS.

Paola Montanari, presidente della Onlus, racconta il momento dell'associazione che dal 1997 è in prima linea nel supporto delle persone affette da cardiopatie congenite

E' un battito che dura nel tempo, un ritmo che spinge verso il futuro. E' una vera e propria missione quella che l'associazione Piccoli Grandi Cuori porta avanti ormai da vent'anni per supportare le persone affette da cardiopatie congenite e le loro famiglie in un percorso che va dalla diagnosi al rientro nella società. E' un viaggio che continua senza sosta quello che Paola Montanari, presidente della Onlus, compie quotidianamente per cercare di rendere migliore l'associazione Piccoli Grandi Cuori e la vita di tutti coloro che ne beneficiano. “Il centro pulsante è il Polo dei Cuori – racconta la presidente - una casa di accoglienza in via Marco Polo a Bologna. Ci è stata assegnata dal Comune di Bologna, l'abbiamo ristrutturata e abbiamo ricavato cinque appartamenti più piccoli, uno più grande e degli uffici operativi. La utilizziamo per ospitare le famiglie che hanno un parente in reparto. Nel caso di un bambino, ad esempio, di solito la mamma sta in ospedale con il figlio ed il padre viene ospitato nella nostra struttura”. Il servizio è completamente gratuito. “Sì, lo è per tutti. Fino ad ora non c'è stato bisogno di definire delle regole particolari perchè siamo sempre riusciti a gestire i turni delle famiglie coinvolte nel migliore dei modi. I tempi? Di solito la degenza dopo un intervento cardiochirurgico su un paziente pediatrico, se non ci sono problemi, dura in tutto un paio di settimane. Poi ci sono anche situazioni più critiche che necessitano di un periodo maggiore, a volte anche più di un anno”.
Nel percorso dalla diagnosi al rientro nella società dei suoi assistiti la Onlus si avvale di fondamentali figure di supporto. “Abbiamo inserito nell'associazione quattro psicologi, tre dei quali lavorano in equipe in reparto, mentre l'altro fa attività di sostegno in un ambulatorio esterno. A loro si affiancano anche due assistenti sociali che svolgono un'opera preziosa di relazione con il personale sanitario dell'ospedale”. Figure a cui vanno aggiunte la segretaria di Piccoli Grandi Cuori Onlus, la responsabile della comunicazione e la “governante” che ha il compito di gestire il Polo dei Cuori. “Nel 2016 abbiamo accolto 92 famiglie. E' necessario avere una figura che si occupi professionalmente della gestione della casa”. L'associazione non segue soltanto bambini. “L'Unità Operativa è quella di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell'Età Evolutiva per cui segue anche persone in età con cardiopatie congenite. Sono stati fatti passi avanti importanti negli anni: oggi molti cardiopatici congeniti hanno una buona qualità di vita”. Migliorata anche grazie a piccoli accorgimenti, come quello che lo scorso 5 giugno ha portato all'inaugurazione, presso il Padiglione 23 del Polo Cardio-Toraco-Vascolare nel Policlinico di Sant'Orsola a Bologna, di un “giardino terapeutico”. L'idea nasce dal modello anglosassone degli “Healing Garden” con l'obiettivo di permettere ai pazienti del reparto - soprattutto neonati, bambini e persone adulte o adolescenti portatori di una cardiopatia congenita e ai loro parenti – di trascorrere momenti quotidiani in una dimensione più “verde”. “L'associazione – spiega Paola Montanari - ha acquistato arredi per la sala giochi ed un trenino giocattolo da esterno per i bambini. Quindi, insieme alla Fondazione Villa Ghigi, ha studiato le piante che potevano essere messe in quel luogo. L'obiettivo è quello di vivere sempre di più quello spazio: essere a contatto con fiori e piante aiuta a rilassarsi”. I motivi per sostenere l'associazione Piccoli Grandi Cuori sono molteplici. “Prima di tutto perché siamo un'associazione trasparente che si impegna in modo semplice e concreto con grande attenzione verso i bisogni delle persone. I nostri ragazzi hanno una buona qualità di vita, a cominciare da mia figlia. Grazie a lei ho potuto vivere in prima persona un'esperienza importante che mi ha fatto comprendere quanto sia fondamentale impegnarsi per aiutare chi è in difficoltà”.

Damiano Montanari 
Ufficio Stampa Couponlus


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