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La nuova legge sull’arresto cardiaco
Un importante traguardo nazionale raggiunto grazie all’impulso dato dal Sistema di Emergenza Regionale e dell’intera comunità bolognese
In occasione della conferenza stampa per la nuova legge nazionale sull’arresto cardiaco, organizzata e promossa dall’Azienda Usl di Bologna, abbiamo portato la nostra importante testimonianza in merito al progetto “Bologna Città Cardioprotetta” che prevede l’installazione di defibrillatori semiautomatici in alcuni punti della città.
La nuova legge nazionale sull’arresto cardiaco promuove – con l’approvazione del DDL1441 – la diffusione e l’uso dei defibrillatori in ambito extraospedaliero, accessibili h24. Questa legge di civiltà e di buonsenso, votata all’unanimità in Parlamento, porta novità importanti relative agli interventi salvavita: diffusione in tutti i luoghi pubblici e sui trasporti dei defibrillatori semi-automatici e libero utilizzo con “scudo giuridico” a protezione del personale laico; utilizzo di tecnologie di geolocalizzazione attraverso l’uso di app dedicate per l’invio di soccorso e manovre di rianimazione e defibrillazione precoce; insegnamento obbligatorio nelle scuole italiane dei principi di rianimazione cardiopolmonare.
Al tavolo dei relatori, insieme ai professionisti sanitari del Dipartimento di Emergenza, delle istituzioni regionali e locali, la nostra presidente Paola Montanari: “Sensibilizzare, formare, agire.: tre parole chiave che promuoviamo da sempre affinché la cittadinanza sia informata e le istituzioni vengano stimolate alla diffusione del tema della rianimazione cardiopolmonare e della defibrillazione precoce oltre a sensibilizzare sulle Cardiopatie Congenite“.
Conoscere le manovre salvavita è un atto importante di cui ogni cittadino deve essere consapevole. Ognuno di noi è in grado di fare la differenza, avendo la possibilità di salvare una vita, se opportunamente formato.
Ringraziamo per l’invito che ci ha reso felici testimoni di questa giornata, dopo l’increscioso evento del defibrillatore distrutto in Piazza Maggiore, che era stato donato a protezione del cuore di ‘tutti’ i cittadini bolognesi e vandalizzato la notte dei festeggiamenti per la vittoria del Campionato europeo di calcio.