Progetto Pareti

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La bellezza nei luoghi di cura

La bellezza nei luoghi di cura aggiunge valore alle cure mediche, accogliendo il paziente con maggiore rispetto ed umanità. Riduce la percezione di medicalizzazione dei pazienti costretti a vivere con assiduità gli spazi dell’ospedale insieme alle proprie famiglie. Contribuisce a creare un’immagine positiva all’interno dell’Ospedale, supporta la creazione di un clima di fiducia e collaborazione, migliora il percorso di guarigione del paziente.

Video realizzato in collaborazione con Kinè.

Il progetto

Da questa premessa nasce il Progetto Pareti “Tutto inizia da un piccolo seme. La cura è uno sguardo attento sul futuro”, realizzato con il patrocinio dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e grazie al contributo di Fondazione Policlinico Sant’OrsolaArcidiocesi di BolognaPam Panorama, Casa Alessia.

Il progetto, che ha un costo complessivo di 141 mila euro, è stato avviato nel 2018 per colorare, decorare e rendere più accoglienti gli spazi delle Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS a Bologna: un Centro di eccellenza unico in Italia e in Europa, dove ogni anno vengono visitati circa 9000 piccoli pazienti provenienti da tutto il Paese e vengono eseguiti circa 350 interventi di cardiochirurgia pediatrica. Numeri che fanno del Sant’Orsola uno dei primi 3 centri in Italia per la cura delle patologie cardiache nei bambini.

L’obiettivo è quello di contribuire in modo significativo alla cura delle persone con cardiopatie congenite. Curare questi pazienti, in particolar modo quando si tratta di bambini e bambine, significa agire sia sull’aspetto fisico sia sull’aspetto emozionale. Significa occuparsi anche dei suoi familiari, e del personale medico sanitario che, 24 ore su 24, si prende cura di loro tra le mura del Reparto.

La natura protagonista

Progetto Pareti dona un volto nuovo e colorato, umano e accogliente, ai luoghi dell’Ospedale dove ogni giorno le persone con cardiopatie congenite e i loro familiari trascorrono il tempo necessario per affrontare il percorso di cura: ingresso al Reparto e corridoi di accesso, stanze, ambulatori per i controlli, sala raggi, terapia intensiva.

Attraverso un intervento narrativo sono stati decorati e animati oltre 500 metri quadrati di spazi, con le illustrazioni di Silvia Bettini Castello in Aria

I neonati, i bambini e le bambine insieme ai loro genitori, gli adolescenti e gli adulti ACHD (Adult with Congenital Heart Disease) e le rispettive famiglie, così come il personale medico sanitario, sono immersi in un ambiente immaginario di ampio respiro: una natura protagonista, un messaggio fortemente ecologico che si associa ai riferimenti al mondo contadino abbracciando così, in maniera universale e trasversale, tutti i popoli.