Shopper con poesia

Testo della poesia

Bambinitudine

Mio fratello disegnava aeroplani,
di quelli con le luci tutte colorate sulle ali diceva muovendo le manine.
Ora tenta di salvare il mondo dalla plastica e dall’oblio dei potenti
facendosi guidare sempre da quelle sue mani che volteggiano nell’aria
per spiegarmi un senso al trascorrere del cielo.
Anche stasera Antonella è entrata in casa saltando il cancello come quando era bambina,
si è girata e mi ha sorriso come a dire: “Vedi, non cresco mai”.
Francesca amava gli aquiloni, da piccola, tanto che ancora oggi
ne tiene almeno due o tre sopra la testa e li fa volare come solo lei sa.
Ma li vediamo tutti
tanto che prima che lei arrivi guardiamo in alto
per sentire il fruscio di quella carta colorata che la precede.
Silvia da piccola giocava con le parole e il mare.
Ora se lo dipinge negli occhi con quell’ombretto dalle sfumature blu che ti incanta.
E lei lo sa.
Iole da bambina faceva le torte con la terra e dava da mangiare alle bambole
come oggi che tu non puoi allontanarti da lei senza che ti abbia nutrito di qualcosa.
Non cresce mai, si sa, neppure lei.
Federica ha sposato Alberto perché da piccola voleva guardare lontano e raccontare le favole
a qualcuno che le capisse subito senza dovergli spiegare troppo
chi era il cattivo, il buono o la principessa.
Quanto a me, io, come dice Monica, da grande voglio fare la bambina.
Bambinitudine. I miei amici sono tutti dentro un incantesimo benevolo
di quelli in cui chi cade si rialza chi sparisce poi riappare, chi si perde ritrova la strada,
chi cerca trova, chi si adopera, sarà ricompensato.
La favola è semplice come la vita: loro all’altitudine preferiscono la profondità.

Livia Santini